Watt e wattora: come si calcolano i consumi energetici?
Conoscere i propri consumi energetici e prestare attenzione ad alcuni fattori può essere utile non solo per risparmiare, ma per utilizzare al meglio l’energia.
Watt e wattora: quali sono le differenze?
Comprendere la differenza tra watt (W) e wattora (Wh) è molto importante per gestire e comprendere il calcolo dei consumi della propria energia. In generale, capire questi due concetti ti aiuta a sapere quanto rapidamente i tuoi dispositivi consumano energia (watt) e quanta energia consumano in un determinato periodo (wattora). Ma procediamo con ordine.
Cos'è il watt?
Nel sistema metrico internazionale, Il watt indica la potenza elettrica che serve a un dispositivo per funzionare in ogni istante. Detto in altri termini, si parla di watt ogni volta che si fa riferimento alla potenza elettrica di un dispositivo.
La potenza elettrica si esprime in watt (W)
Cosa si intende per wattora?
Ma i consumi nella bolletta elettrica sono indicati in wattora (Wh), ovvero, il calcolo del consumo energetico da un dispositivo nell’arco di un’ora. In particolare, quelli domestici sono espressi in una scala più grande: kilowattora (kWh) e, nel caso di grandi impianti, in megawattora (MWh). Si parla, dunque, di wattora (Wh) ogni volta che facciamo riferimento al consumo elettrico di un dispositivo.
Il consumo elettrico si esprime in wattora (Wh)
Esempio:
Se un veicolo procede a 90 km/h (velocità), nell’arco di un’ora avrà percorso 90 km (distanza). Per fare un paragone, la sua velocità rappresenta la “potenza” con la quale si sta muovendo (Watt), mentre la distanza percorsa è pari alla “velocità” moltiplicate per il tempo trascorso (Wattora). Allo stesso modo, una lampadina da 50 W, accesa per un’ora, avrà consumato 50 Wh, mentre in due ore avrà utilizzato 100 Wh.
Come si calcola l’energia consumata?
I consumi energetici di ogni elettrodomestico possono essere calcolati, in modo semplice, applicando questa formula: Wattora = Watt * Tempo
Esempio:
Il monitor del PC da 24,5 pollici necessita di 22 W per funzionare. Il suo dispendio energetico all’ora è quindi di 22 Wh, equivalenti a 0,022 kWh. Se il monitor verrà usato per 8 ore, il consumo salirà a 176 Wh, ovvero 0,176 kWh.
Allo stesso mondo, conoscendo la potenza in watt di un dispositivo e il numero di ore di funzionamento, è possibile calcolare il consumo energetico di tutti gli elettrodomestici. Tuttavia, si tratta di una stima per eccesso poiché il consumo reale di un elettrodomestico non sempre raggiunge il valore massimo della sua potenza indicato sull’etichetta.
Ciò accade, ad esempio quando utilizziamo un programma eco per la lavatrice o abbassiamo la temperatura del frigorifero. Ecco perché per un calcolo preciso del consumo elettrico domestico app di monitoraggio dei consumi o dispositivi di monitoraggio delle prese elettriche possono rivelarsi molto utili.
Ma non solo, conoscere nel dettaglio i propri consumi può essere vantaggioso per:
- Individuare eventuali sprechi o dispersioni
- Puntare al risparmio energetico, ottimizzando i consumi in base alle proprie abitudini di consumo
- Comprendere se la potenza impegnata del contatore è adeguata
- Scegliere il contratto di fornitura più adatto alle proprie esigenze
Come migliorare i propri consumi energetici?
Oltre a monitorare i propri consumi è possibile adottare strategie che consentano di efficientare i consumi, con vantaggi in termini di risparmio e sostenibilità.
Grazie all’installazione di un impianto fotovoltaico e un sistema di accumulo intelligente, che immagazzina l’energia pulita prodotta in eccesso dall’impianto, è possibile non solo autoprodurre energia pulita, ma utilizzarla al meglio a copertura del proprio fabbisogno domestico.
Come per i consumi domestici, anche per i sistemi di accumulo di energia è importante tenere presente due parametri: capacità e potenza di accumulo.
La capacità di accumulo, misurata in kilowattora (kWh), corrisponde alla quantità massima di energia che può essere immagazzinata da un sistema. Mentre la potenza di erogazione, che si esprime in kilowatt (kW), indica la reale portata dell’impianto.
Se paragonassimo il sistema di accumulo a una bottiglia d’acqua, la capacità è la quantità d’acqua che può essere contenuta all’interno della bottiglia, mentre la potenza è la quantità di acqua che può essere versata in un istante attraverso il collo della bottiglia.
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