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Info&FAQ | Indipendenza energetica

Transizione energetica: cosa è e come si raggiunge

Secondo la comunità scientifica internazionale, per raggiungere l’obiettivo di Net Zero 2050, è necessario accelerare il processo di transizione energetica globale. Un passaggio dall'uso di energie da fonti fossili a un sistema a zero emissioni di carbonio, grazie all’uso di rinnovabili. Una trasformazione che richiede un cambio di paradigma dell’intero sistema energetico: dalla produzione al trasporto, dall’utilizzo allo stoccaggio di energia.

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A partire dalla rivoluzione industriale e con lo sviluppo della società mondiale, si sono registrati importanti cambiamenti climatici, che hanno contribuito, nel corso degli anni, ad un’alterazione dello stato di salute del nostro Pianeta.

Dalla fine del secolo scorso, la temperatura media della Terra è aumentata di 1,02 gradi rispetto al periodo preindustriale. Un numero relativamente piccolo, ma con importanti conseguenze. Un trend di crescita che, se non tenderà ad arrestarsi, potrebbe portare a una progressiva desertificazione di vaste aree del pianeta e al verificarsi di sempre più frequenti fenomeni climatici estremi, quali uragani, inondazioni e incendi.

Una situazione che ha già visto gli Stati firmatari della ventiseiesima Conferenza delle parti (COP26) mobilitarsi per il raggiungimento di due importanti traguardi: neutralità climatica entro il 2050 e contenimento del riscaldamento globale entro il limite massimo di 1,5 gradi.

Secondo i dati dell’Agenzia internazionali dell’energia (IEA), il settore dell’energia è oggi responsabile di quasi tre quarti delle emissioni globali di anidride carbonica. Ecco perché la comunità scientifica internazionale è ormai concorde nell’affermare che la chiave per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica sia una transizione energetica globale.

Cosa si intende per transizione energetica?

Il termine sta ad indicare il passaggio da un mix energetico composto principalmente da combustibili fossili (come carbone, petrolio e metano) a un sistema basato su fonti di energia pulita e rinnovabile (fotovoltaico, eolico, idroelettrico, geotermico), ma che sottende un cambiamento più ampio dell’intero sistema.

Un modo diverso di “concepire l’energia” nel suo complesso: dalla produzione al trasporto, dall’utilizzo allo stoccaggio, basato su sostenibilità ambientale, efficienza energetica e neutralità climatica. Detto in altri termini, potremmo definire la transizione energetica come il processo che, tramite l’uso esclusivo di fonti rinnovabili, mira al raggiungimento della neutralità climatica.

Perché è così importante la transizione energetica?

Tra i principali obiettivi della transizione energetica vi è la decarbonizzazione, ovvero, la riduzione delle emissioni di gas serra del 20% o del 30%, l’abbassamento dei consumi energetici del 20%, il raggiungimento dell’efficienza energetica nei diversi settori (trasporto, industria, residenziale, terziario), nonché la copertura di almeno il 20% del fabbisogno energetico europeo con energia pulita e rinnovabile.

Un progressivo passaggio verso l’utilizzo di energia green che offre diversi vantaggi:

  • Benefici ambientali - carbone, petrolio e gas sono i principali responsabili degli alti livelli di gas serra presenti oggi nell’atmosfera (in particolare anidride carbonica e metano), nonché causa del surriscaldamento globale e degli effetti ambientali che da ciò ne conseguono: dallo scioglimento dei ghiacciai a eventi atmosferici violenti. Una transizione energetica globale consentirebbe di combattere i gas climalteranti, limitando l’aumento del riscaldamento globale.
  • Benefici economici – come anticipato, l’obiettivo della transizione energetica è quello di promuovere un modello di produzione, distribuzione e utilizzo dell’energia basato su sostenibilità ambientale, efficienza energetica e neutralità climatica. Con riferimento all’Italia, un Paese con scarsi giacimenti di combustibili fossili, ma ricco di potenziali fonti di energia rinnovabile, la transizione energetica consentirebbe di aprire la strada verso un modello di indipendenza energetica dai Paesi fornitori esteri, con conseguente tutela dal caro prezzi e dalle oscillazioni sui mercati dell’energia.
  • Benefici sociali - L’adozione di energie green favorirebbe un incremento dei c.d. “green jobs”, ovvero, occupazioni legate alla sostenibilità, al benessere e alla tutela dell’ambiente. Nuove professionalità d’interesse per vari settori: costruzioni, public utilities (energia, gas, acqua, ambiente), industrie automobilistiche, trasporto, sanità e turismo. La transizione energetica favorirebbe, dunque, indirettamente la crescita di nuove opportunità di occupazione e lo sviluppo sociale delle comunità coinvolte.

Come accelerare il processo di transizione energetica?

Come detto, la transizione energetica richiede il passaggio a nuovo paradigma del sistema energetico nel suo complesso. Un processo in grado di coniugare efficienza energetica e sviluppo sostenibile. Per questo, è utile tenere presente alcuni dei pilastri che sottendono questo processo:

  • Decarbonizzazione: prevedere il passaggio da un processo di produzione dell’energia da fonti fossili a un mix energetico di fonti pulite e rinnovabili;
  • Elettrificazione: adeguare e ammodernare le infrastrutture e la rete per il trasporto dell’energia.
  • Mobilità sostenibile: favorire la diffusione di mezzi di trasporto green;
  • Economia circolare: adottare un sistema industriale rigenerativo anziché estrattivo;
  • Comunità energetiche: promuovere modelli energetici per l’autoconsumo diffuso;
  • Efficienza energetica: adottare tecnologie e soluzioni per gestire l’energia in maniera efficiente, riducendo lo spreco e ottimizzando i consumi.  

Con riferimento all’efficienza energetica, la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica saranno cruciali per un’accelerazione del processo di transizione energetica. La tecnologia permette, infatti, di rispondere al meglio alle esigenze di efficienza e sostenibilità, poiché in grado di individuare eventuali sprechi energetici e favorire un’ottimizzazione dei consumi.

Con riferimento all’ambito residenziale, un esempio sono i sistemi di accumulo fotovoltaico, tecnologie che consentono oggi a tutti i cittadini di coprire il proprio fabbisogno energetico con energia pulita e rinnovabile. Una scelta sostenibile e a favore di una transizione energetica globale.  

Grazie all’integrazione di un sistema di accumulo con un impianto fotovoltaico è possibile, infatti, non solo immagazzinare l’energia pulita autoprodotta in eccesso dall’impianto fotovoltaico, ma ottimizzare i consumi domestici, evitando sprechi di energia. In tal senso, anche le Comunità Energetica Rinnovabile (CER) rappresentano configurazioni virtuose, grazie ad una condivisione dell’energia generata da fonti rinnovabili.

Le soluzioni sonnen per una transizione energetica globale

sonnen offre da sempre soluzioni complete per l’autoproduzione e il consumo di energia pulita, grazie all’integrazione di impianto fotovoltaico e sistema di accumulo intelligente sonnenBatterie. Soluzioni che consentono di soddisfare il proprio fabbisogno energetico grazie all’uso di energia pulita e raggiungere l’indipendenza dai fornitori di energia tradizionale.

Il sistema di accumulo sonnenBatterie immagazzina l’energia autoprodotta in eccesso dall’impianto e non immediatamente consumata, per rilasciarla quando se ne ha più bisogno, ad esempio, la sera, quando l’impianto è spento e i consumi aumentano.

Ma non solo. Come un Energy Manager intelligente, è in grado di ottimizzare i flussi di energia della casa, per offrire sempre il massimo comfort. Una soluzione integrata che consente di autoprodurre e utilizzare energia pulita per i consumi della propria abitazione o di condividere energia all’interno di una Energy CommunitySoluzioni integrate e modelli energetici che possono contribuire, in maniera significativa, ad una accelerazione del processo di transizione energetica globale.

Diventa protagonista della transizione energetica con sonnen.