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Economia circolare: cos'è, come funziona e quali vantaggi offre

L’economia circolare è un modello di produzione e consumo progettato per ridurre al minimo gli sprechi, estendere il ciclo di vita dei prodotti e valorizzare le risorse in ogni fase del processo. A differenza del sistema lineare tradizionale, che segue la logica "produci, consuma, getta", l'economia circolare punta su riutilizzo, rigenerazione e riciclo. È oggi uno dei pilastri della transizione ecologica, riconosciuto a livello europeo come strumento chiave per la lotta al cambiamento climatico e alla crisi delle risorse.

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Economia circolare: cos’è e come funziona

Secondo la definizione della Commissione Europea, l’economia circolare è un sistema economico pensato per autorigenerarsi, in cui i materiali vengono continuamente reintrodotti nei cicli produttivi. Nel concreto, questo significa:

  • progettare prodotti più durevoli e riparabili;
  • utilizzare materiali riciclati;
  • ottimizzare i consumi di energia e risorse naturali;
  • valorizzare i rifiuti trasformandoli in nuove materie prime.

In questo modello, il rifiuto diventa risorsa, e il valore dei materiali viene conservato il più a lungo possibile, favorendo una crescita sostenibile.

Qual è la differenza tra economia circolare e lineare?

La differenza principale tra economia lineare e circolare è l’approccio alla fine del ciclo di vita dei prodotti. Nell’economia lineare le risorse vengono estratte, trasformate, utilizzate e poi scartate. Nell’economia circolare, invece, ogni scarto è potenzialmente una nuova risorsa. L’obiettivo è chiudere il ciclo, riducendo al minimo la produzione di rifiuti e massimizzando il valore delle risorse utilizzate.

Quali sono i 5 principi dell’economia circolare?

I 5 principi fondamentali dell'economia circolare, secondo la Ellen MacArthur Foundation, sono:

  1. Progettare per eliminare gli sprechi e l’inquinamento: ogni scarto diventa, potenzialmente, una risorsa per il presente e il futuro. I materiali e i componenti di un prodotto vengono concepiti fin dall’inizio per essere riutilizzati, riciclati o compostati. In pratica, non esistono rifiuti, ma materiali che ritornano nel ciclo produttivo come input per nuovi prodotti.
     
  2. Mantenere i prodotti e i materiali in uso il più a lungo possibile: progettare prodotti resistenti e facili da riparare, aggiornare o rigenerare permette di mantenere alto il valore nel tempo. Più lungo è il ciclo di vita, minore sarà la pressione sulle risorse naturali e l'ambiente.
     
  3. Rigenerare i sistemi naturali: nel modello economico tradizionale l’ambiente viene sfruttato come una fonte preziosa di risorse. Il cambio di paradigma con l’economia circolare porta ad un approccio proattivo e rigenerativo. Questo si traduce nell’adozione di pratiche che, ad esempio, aiuta a ricostruire la fertilità del suolo e a riparare gli ecosistemi degradati, assorbendo CO₂ per permettere un grande passo verso l’obiettivo delle net zero.
     
  4. Utilizzare energia da fonti rinnovabili: le attività di produzione devono utilizzare fonti rinnovabili e materiali riciclati, minimizzando l’estrazione di nuove risorse. Questo approccio favorisce la sostenibilità ambientale riducendo l'uso di risorse non rinnovabili e abbattendo le emissioni di gas serra.
     
  5. Promuovere modelli di consumo collaborativo e sostenibile: attraverso la sharing economy, beni e servizi vengono messi a disposizione quando e dove servono, evitando sprechi dovuto all’uso limitato. Questo modello ottimizza l'utilizzo delle risorse riducendo la produzione di nuovi beni.

Questi cinque principi rappresentano la base per una transizione energetica (e non solo) verso un modello di sviluppo sostenibile, economico e socialmente responsabile, in perfetta sintonia con gli obiettivi del Green Deal europeo.

Economia circolare: vantaggi per ambiente, economia e società

L'adozione di un modello circolare comporta numerosi benefici:

  • Riduzione dell’impatto ambientale: meno emissioni di CO₂ e meno sfruttamento delle risorse naturali;
     
  • Risparmio economico: i materiali vengono riutilizzati, abbattendo i costi di produzione;
     
  • Innovazione industriale: stimola la ricerca di nuovi materiali e tecnologie sostenibili;
     
  • Creazione di posti di lavoro: nella manutenzione, rigenerazione, logistica inversa e nuovi servizi;
     
  • Maggiore resilienza: le economie diventano meno dipendenti da materie prime estere e più reattive alle crisi.

sonnen e l’economia circolare: energia pulita e accumulo sostenibile

sonnen si inserisce perfettamente nel paradigma dell’economia circolare, offrendo soluzioni che riducono l’impatto ambientale della produzione e del consumo di energia. 

sistemi di accumulo sonnenBatterie, abbinati a impianti fotovoltaici, consentono di autoconsumare l’energia prodotta, riducendo la dipendenza dalla rete e limitando gli sprechi.

Inoltre, grazie alla tecnologia peer-to-peer e alle offerte come sonnenEnergia, l’utente può partecipare attivamente a un sistema energetico decentrato e condiviso, che rispecchia in pieno i valori della circular economy: efficienza, rigenerazione, collaborazione.