Autarchia energetica: come raggiungerla?

Cos'è l'autarchia energetica e come si calcola?

Con autarchia energetica si intende la capacità di produrre energia elettrica sufficiente a coprire il proprio fabbisogno energetico, senza dipendere dalla rete elettrica.

Questo valore indica il rapporto tra l'energia utilizzata prodotta dall’impianto fotovoltaico e la totalità dell'energia consumata per alimentare tutte le utenze.

Detto in altri termini, indica la percentuale del fabbisogno energetico che può essere coperta con energia pulita autoprodotta. Un parametro che indica il grado di “indipendenza” dalla rete:

Autarchia energetica (%) = kWh FV utilizzati / kWh consumati dall’utenza

Esempio:

Se ipotizziamo un consumo totale annuo di 4.000 kWh e un acquisto da rete di 1.000 kWh, la quantità di utilizzo dell’energia prodotta da un impianto fotovoltaico sarà pari 3000 kWh (4000 kWh - 1000 kWh) con un grado di autarchia energetica del 75% = 3.000 / 4.000 = 0.75

Il termine autarchia energetica non va, però, confuso con il termine di autoconsumo che indica, invece, il rapporto tra la quantità di energia utilizzata dall’utenza e la totalità dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico stesso.

Un parametro che sta ad indicare il grado di “sfruttamento” dell’energia prodotta:

Autoconsumo (%) = kWh FV utilizzati / kWh prodotti da FV

L’autarchia energetica è dunque un parametro fondamentale per tenere sotto controllo i consumi domestici e i costi delle bollette energetiche, ma in un’ottica di efficientamento energetico è importante monitorare entrambi, affinché autarchia energetica e autoconsumo siano quanto più alti possibili.

I fattori che influiscono sull’autarchia energetica

Il livello di autarchia energetica può essere influenzato da diversi fattori:

• Dimensionamento dell’impianto fotovoltaico: un impianto fotovoltaico correttamente dimensionato in base al fabbisogno energetico dell’abitazione può contribuire a migliorare sensibilmente il grado di autarchia energetica;

• Adozione di buone abitudini: usare elettrodomestici ad alta efficienza energetica o, ancora, spegnere le luci di una stanza quando non si è presenti, può contribuire ad evitare inutili sprechi di energia, riducendo i consumi.

• Efficienza energetica dell’edificio: per favorire l’efficienza energetica di un edificio è possibile intervenire anche a livello strutturale. Realizzare un cappotto isolante o installare serramenti di ultima generazione può migliorare la coibentazione ed evitare dispersioni energetiche.

• Monitoraggio intelligente: integrare sistemi di monitoraggio per una lettura precisa dei dati dell’impianto, permette di individuare gli sprechi e ottimizzare i consumi.

Di certo questi fattori possono contribuire a migliorare il grado di autarchia energetica di un edificio, ma per aumentarne sensibilmente il livello è possibile integrare l’impianto fotovoltaico con un sistema di accumulo fotovoltaico, che immagazzina l’energia pulita prodotta in eccesso dall’impianto durante il giorno per rilasciarla quando se ne ha più bisogno, tipicamente la sera, quando l’impianto è spento e i consumi aumentano.  

Una soluzione che consente a tutti non solo di autoprodurre energia pulita, ma di utilizzarla al meglio a copertura del proprio fabbisogno energetico.

La soluzione sonnen per l’autarchia energetica

Da sempre sonnen offre soluzioni complete per l’indipendenza energetica. Un impianto fotovoltaico, correttamente dimensionato, può soddisfare circa il 35% del fabbisogno energetico di un’abitazione. Ma grazie all’integrazione di un sistema di accumulo intelligente, come sonnenBatterie è possibile raggiungere un grado di autarchia energetica fino al 75%.

In più, aderendo all’offerta energia sonnenFlat 1500, con un bonus in bolletta di 1500 kWh sulla componente energia (pari a un controvalore massimo di 150€/anno) è possibile soddisfare eventuali consumi residui, non coperti con l’autoproduzione, ed essere così indipendenti dai tradizionali fornitori di energia.   

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