Energy Management: significato, vantaggi e figura dell’energy manager
Con l’aumento dei costi energetici e l’urgenza climatica, per le aziende l’energy management è diventato non solo una buona pratica, ma una necessità strategica. Ottimizzare l’uso dell’energia significa contenere i costi, ridurre le emissioni di CO₂ e rispettare normative in continuo aggiornamento. In questo contesto, la corretta gestione energetica, supportata da strumenti digitali e figure competenti, consente alle imprese non solo di sopravvivere, ma di prosperare in un’economia sempre più green.
Cos’è l’Energy Management
L’Energy Management è un processo strutturato e proattivo che permette di pianificare, monitorare e controllare i consumi energetici in un’impresa, edificio o infrastruttura. Include misure tecniche, comportamentali e organizzative finalizzate a migliorare l’efficienza energetica e a ridurre l’impatto ambientale.
Un elemento centrale è il Sistema di Gestione dell’Energia (EMS, dall’inglese Energy Management System), che integra hardware e software per raccogliere dati in tempo reale, analizzare trend, individuare sprechi ed elaborare azioni correttive.
Energy Manager: chi è e cosa fa
Prima di approfondire obblighi e requisiti, è utile capire quali attività svolge questa figura professionale. Il manager energetico ha responsabilità sia tecniche sia strategiche:
- monitoraggio continuo dei consumi energetici per identificare inefficienze e anomalie;
- esecuzione di audit energetici e diagnosi per valutare lo stato attuale, individuare margini di miglioramento e suggerire eventuali risparmi energetici;
- analisi economiche e tecniche per stimare costi/benefici degli interventi, compresi tempi di ritorno dell’investimento;
- elaborazione di una strategia energetica su misura, tra cui la definizione degli obiettivi, la scelta di fonti rinnovabili, il coinvolgimento dei fornitori e la definizione di KPI energetici;
- promozione di comportamenti virtuosi all’interno dell’organizzazione: sensibilizzazione del personale, formazione, procedure operative ottimizzate;
- verifica della conformità normativa, gestione dei rapporti con fornitori, controllo dei contratti energetici.
Obblighi e nomina obbligatoria dell’Energy Manager in Italia
In Italia, non tutte le aziende devono necessariamente nominare un Energy Manager, ma ci sono specifiche soglie e condizioni in cui la nomina è obbligatoria.
La legge 10/1991 (art. 19) prevede l’obbligo per soggetti industriali con consumi energetici elevati, e per enti del settore civile, terziario e trasporti che superino determinate soglie (es. consumo superiore a 10.000 tonnellate equivalenti di petrolio per il settore industriale, oppure soglie minori per altri settori).
Gli enti pubblici e le imprese soggette all’obbligo devono comunicare entro specifiche date annuali il nome del Responsabile per l’uso razionale dell’energia; non adempiere, infatti, può comportare sanzioni amministrative.
Non solo industria grande: anche aziende medie con elevato impatto energetico possono decidere di avere un Energy Manager anche se non obbligatorio per compliance normativa, perché porta vantaggi concreti.
Vantaggi per le aziende che adottano un EMS e nominano un Energy Manager
Introdurre un sistema strutturato di efficientamento energetico aziendale e una figura dedicata porta benefici che vanno oltre il semplice taglio dei costi. Ecco cosa può cambiare:
- Riduzione significativa dei consumi energetici e conseguentemente dei costi operativi;
- Migliore previsione e controllo delle spese energetiche, con budget più stabile;
- Minore impatto ambientale, con diminuzione delle emissioni di CO₂;
- Accesso facilitato a incentivi, detrazioni e contributi legati all’efficienza energetica;
- Miglioramento reputazionale: clienti, fornitori, investitori guardano con favore alle imprese che adottano pratiche sostenibili;
- Incremento dell’affidabilità e durata degli impianti, grazie a manutenzione preventiva e monitoraggio continuo.
Come implementare un Energy Management System
Per ottenere risultati reali, non basta decidere di fare energy management: serve un progetto strutturato in diversi step:
- Analisi preliminare dei consumi energetici (audit) per stabilire la baseline di partenza.
- Definizione di obiettivi misurabili (riduzione percentuale dei consumi, miglioramento efficienza, uso fonti rinnovabili).
- Scelta e implementazione degli strumenti tecnologici (sensori, software, sistemi di monitoraggio).
- Formazione interna e coinvolgimento del personale per cambiare i comportamenti.
- Monitoraggio continuo e revisione periodica dei risultati (report, KPI) per correggere rotta.
Il ruolo di sonnen nell’energy management per le aziende
Nella transizione energetica verso un sistema più sostenibile, sonnen offre strumenti e soluzioni che possono integrare efficacemente un Energy Management System per le aziende:
- Fornitura di sistemi di accumulo per le aziende che ottimizzano l’autoconsumo e riducono l’energia prelevata dalla rete.
- Servizi energetici che consentono valori economici aggiuntivi, come offerte commerciali dedicate o modelli risultanti da energy management condiviso.
- Supporto tecnico e consulenziale per audit, scelta della configurazione EMS più adatta, e monitoraggio continuo.
Con sonnen, le aziende possono non solo adempiere agli obblighi normativi, ma trasformarli in opportunità di efficienza, risparmio e competitività.