Prosumer energetico
Produttori-consumatori di energia, protagonisti di un modello energetico democratico e decentralizzato che consente di autoprodurre, gestire e consumare l’energia in maniera autonoma, contribuendo alla transizione energetica.
Prosumer: chi è?
Il termine “prosumer” nasce dalla fusione delle parole inglesi “producer” (produttore) e “consumer” (consumatore) e identifica tutti i soggetti in grado di autoprodurre e consumare un bene, diventando al tempo stesso produttori e consumatori.
I prosumer, presenti oggi in diversi settori, sono in grado di influenzare le dinamiche di domanda e offerta del mercato, introducendo di fatto un’alternativa al modello tradizionale che vede, “a monte” un’entità che produce e “a valle” persone a cui il bene viene distribuito.
In ambito energetico, i prosumer possono essere aziende, associazioni, enti pubblici e privati cittadini che, grazie a strumenti per l’autoproduzione di energia, sono in grado di soddisfare autonomamente il proprio fabbisogno energetico. Quindi, un nuovo modello lontano dall’impostazione rigida e unidirezionale, basata su un limitato numero di aziende che erogano top-down energia ai clienti, e sempre più decentralizzato e multidirezionale.
Tra le tecnologie per l’autoproduzione di energia quella più diffusa è il fotovoltaico. Una tecnologia che consente di produrre energia da fonte rinnovabile e di rapida installazione, grazie a pannelli fotovoltaici che possono essere installati sulla superficie del tetto.
La più diretta conseguenza dell’autoproduzione energetica è il vantaggio economico per il prosumer che, riducendo il prelievo di energia da rete, abbatte non solo i costi delle bollette, ma evita di subire le conseguenze di eventuali variazioni dei prezzi sul mercato dell’energia.
Ma non solo. Grazie all’autoproduzione fotovoltaica è possibile contenere la domanda di energia complessiva, permettendo così alla rete esistente di gestire le richieste senza ulteriori investimenti per ammodernamenti e/o espansioni. E, non da ultimo, erodere il predominio delle fonti fossili a favore dell’ambiente.
Tra i potenziali produttori-consumatori di energia è possibile distinguere:
- singoli individui o nuclei familiari che scelgono di installare, presso la propria abitazione, un impianto fotovoltaico su tetto;
- aziende o enti pubblici, che desiderano ridurre la propria spesa energetica, grazie all’installazione di pannelli fotovoltaici sulla superficie dell’edificio;
- gruppi di autoconsumo collettivo: individui o nuclei familiari che risiedono nello stesso edificio, generalmente un condominio, e che si accordano per installare sul tetto dell’edificio pannelli fotovoltaici, grazie ai quali produrre energia per servizi comuni (es: illuminazione scale, ascensori);
- Comunità energetiche: soggetto giuridico che vede la partecipazione di un gruppo - privati cittadini, aziende o enti pubblici – che, su base volontaria, designa un’area all’interno della quale installare impianti fotovoltaici per l’autoproduzione e la condivisione di energia rinnovabile.
Il prosumer e un nuovo modello energetico
Il prosumer energetico diventa, dunque, l’attore chiave di un nuovo modello energetico, che nel caso dell’autoproduzione da fotovoltaico, potremmo definire “pulito”, grazie all’uso di energia rinnovabile, democratico, decentralizzato e collaborativo, che elimina di fatto la dipendenza da un unico soggetto produttore e offre la possibilità di aggregazione di più soggetti per la produzione e la condivisione di energia.
Un modello strategico in grado di offrire un prezioso contributo per la transizione energetica e che l’Unione Europea ha formalmente normato e promosso, grazie a incentivi e agevolazioni per l’installazione di impianti fotovoltaici per nuove costruzioni ad uso residenziale e commerciale.
Ma se si sceglie di autoprodurre energia da fotovoltaico, uno degli aspetti da tenere in considerazione è che la capacità di generazione di energia da fonte rinnovabile non è per sua natura prevedibile o regolare nel corso della giornata: inizia lentamente nelle prime ore della giornata, raggiunge il picco nelle ore centrali, per poi diminuire e arrestarsi dopo il tramonto. È importante, dunque, trovare soluzioni che consentano una gestione ottimale dell’energia autoprodotta, affinché si possa garantire la copertura del proprio fabbisogno energetico durante l’intero arco della giornata, anche quando l’impianto è inattivo.
Un’opzione è quella di dotarsi di un sistema di accumulo fotovoltaico, che immagazzina l’energia pulita autoprodotta dall’impianto durante il giorno, per rilasciarla quando se ne ha più bisogno, ad esempio la sera, quando l’impianto è spento e i consumi aumentano.
Le soluzioni sonnen per il consumo di energia pulita
sonnen offre da sempre soluzioni complete per l’autoproduzione e il consumo di energia pulita, grazie all’integrazione di impianto fotovoltaico e sistema di accumulo intelligente sonnenBatterie.
Con l’installazione di un impianto fotovoltaico è possibile, infatti, coprire fino al 35% dei consumi energetici annui di una famiglia media. Ma grazie all’integrazione di sistema di accumulo fotovoltaico sonnenBatterie, che immagazzina l’energia autoprodotta dall’impianto durante il giorno e la rilascia quando se ne ha più bisogno, ad esempio la sera quando l’impianto è spento e i consumi aumentano, è possibile raggiungere un grado di indipendenza energetica pari al 75%.
Il restante 25% può essere coperto aderendo all’offerta energia sonnenFlat 1500, grazie alla quale l’utente riceve un bonus annuale di 1500 kWh (pari a un controvalore massimo di 150 €) direttamente in bolletta, come ricompensa per aver messo a disposizione il proprio sistema di accumulo sonnenBatterie per i servizi di stabilizzazione della rete elettrica nazionale. E raggiungere così il 100% d’indipendenza energetica dai tradizionali fornitori di energia. Una scelta che fa bene non solo all’ambiente, ma anche al portafoglio.