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Crescita del fotovoltaico
Education | novembre 2022

Focus 2021: dal fotovoltaico il 4% della produzione energetica globale

Positivo il trend di crescita del fotovoltaico nel mix energetico globale, ma le fossili confermano il primato, favorite da crisi energetica e cambiamenti climatici che rallentano la transizione energetica globale.

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Le rinnovabili nel mix energetico globale

BloombergNEF (BNEF), società internazionale specializzata in ricerca e analisi su energia e nuove tecnologie, ha pubblicato, lo scorso settembre, il Report “Power Transition Trends” sui dati sulla generazione energetica globale 2021.

Nel 2021, l’energia globale complessiva, pari a 3.000 TWh è stata generata, per la maggior parte, da fonti fossili, quali carbone (35%) e gas naturale (23%) e, con percentuali nettamente inferiori, da nucleare (10%), eolico (7%) e solare (4%).

Per le rinnovabili, i dati rivelano un trend di una crescita eccezionale nel corso dell’ultimo decennio. In particolare, il fotovoltaico è passato da una percentuale inferiore all’1% a quasi il 4%, erodendo, di fatto, una quota prima presieduta dal carbone.

Dati che tracciano uno scenario di approvvigionamento energetico sempre più green compromesso però da fattori legati alla recente crisi energetica globale. Come osserva Ethan Zindler, analista Bloomberg Energy Finance “Il 2021 è stato un anno di alti e alti, per le migliori e le peggiori ragioni. Le energie rinnovabili sono cresciute molto velocemente, ma il ritorno del carbone e il fatto che nazioni, tra cui quelle che avevano promesso di azzerare le emissioni nette, lo continuano a utilizzare sono due fatti molto scoraggianti”.

Cresce l’energia solare a livello mondiale

Per il decennio 2012-2021, il Report evidenzia, una crescita sorprendente delle rinnovabili e, in particolare, dell’energia fotovoltaica che, oggi, è in grado di coprire circa 110 TWh l’anno.

A livello mondiale, tra i Paesi capofila per generazione di energia da fotovoltaico, troviamo la Cina (33%) seguita a distanza da Stati Uniti (11%), Giappone (9%) e India (7%). Quattro Paesi che da soli generano circa 2/3 dell’energia fotovoltaica globale. L’Italia si classifica al sesto posto del ranking e l’energia solare rappresenta quasi il 10% di quella consumata. Una percentuale che si stima possa essere duplicata, nel corso del prossimo decennio.

Una tecnologia che si sta gradualmente diffondendo in tutto il mondo: nel 2012, solo 33 nazioni erano in grado di generare più di 20 GW da fotovoltaico. Un numero che, nel 2021, è più che triplicato, salendo a 118. Tra i Paesi emergenti del settore Vietnam, Messico e Brasile. “Le energie rinnovabili sono ora la prima scelta per molti Paesi che hanno bisogno di aggiungere o, perfino, rimpiazzare i mezzi di generazione energetica” spiega Luiza Demôro, Direttrice del settore di transizione energetica di BNEF “Ciò non è più dovuto a mandati o sussidi, semplicemente queste tecnologie sono quelle che sono più competitive in termini di costi”.

Anche in termini di capacità installata, il fotovoltaico ha fatto registrare, nel 2021, un +23% rispetto all’anno precedente, con 973 GW un dato nove volte superiore rispetto al 2012 (109 GW). Per un confronto, l’eolico ha fatto registrare nello stesso anno un +12%, tre volte rispetto al 2012. Tutto ciò ha permesso che, nel 2021, il fotovoltaico fosse in grado di coprire circa il 50% dei 364 GW di nuova capacità installata, superando eolico (25%), gas naturale (11%), idrico (7%) e carbone (4%). Una crescita confermata dai dati di trend, che hanno visto il fotovoltaico crescere dal 12% del 2021 al 20% del 2015, sino a raggiungere quota 43% nel corso cinque anni successivi.

Il primato delle fossili

Nonostante i dati incoraggianti del fotovoltaico, il carbone rappresenta, ancor oggi, la tecnologia di generazione di maggior peso sul mix energetico globale (35%), con una copertura superiore a 1/3 del fabbisogno energetico mondiale. Un predominio che continua, nonostante la flessione registrata nel corso dell’ultimo biennio (+4% nel 2021, +9% nel 2020). Un fenomeno che sottende, da un lato, un costante incremento delle emissioni di CO2 e, dall’altro, l’urgenza di iniziative a favore della transizione energetica globale.

Le motivazioni principali dietro lo scenario:

  • I Paesi hanno dovuto affidarsi agli impianti a carbone già esistenti per soddisfare una crescente domanda d’energia, alimentata dal recupero post-pandemico;
  • I periodi di siccità del 2021, legati al cambiamento climatico, hanno ridotto la capacità di produrre energia nel comparto idrico;
  • L’incremento dei prezzi di gas naturale ha obbligato a ricorrere a strumenti di compensazione, tra cui il carbone.

Come osserva Michael R. Bloomberg, Segretario Generale delle Nazioni Unite: “I nuovi picchi nella generazione di carbone sono un segnale preoccupante per l’economia, per la nostra salute e per la lotta al cambiamento climatico. Questo rapporto deve essere un grido d’adunanza per i leader di tutto il mondo che devono intraprendere azioni più grandi e più coraggiose per la transizione climatica, incluse quelle a potenziamento di quei Paesi che hanno contribuito di meno a causare il cambiamento climatico, ma che ne sopportano le peggiori conseguenze, per permettere loro di affrontarlo”.

Di fronte a tale scenario, è importante ricordare come oggi, è possibile per tutti dare il proprio contributo per una transizione energetica globale, grazie all’uso di soluzioni per l’autoproduzione e il consumo di energia pulita e rinnovabile. Con l’installazione di un impianto fotovoltaico e un sistema di accumulo intelligente, è possibile, infatti, utilizzare tutta l’energia pulita autoprodotta dall’impianto a copertura dei consumi energetici della propria abitazione. 

Le soluzioni sonnen per la transizione energetica

sonnen offre da sempre soluzioni complete per l’indipendenza energetica. Con l’installazione di un impianto fotovoltaico è possibile, infatti, coprire fino al 35% dei consumi energetici annui di una famiglia media. Ma grazie all’integrazione di sistema di accumulo fotovoltaico sonnenBatterie, che immagazzina l’energia autoprodotta dall’impianto durante il giorno e la rilascia quando se ne ha più bisogno, ad esempio la sera quando l’impianto è spento e i consumi aumentano, è possibile raggiungere un grado di indipendenza energetica pari al 75%.

Il restante 25% può essere coperto aderendo all’offerta energia sonnenFlat 1500, grazie alla quale l’utente riceve un bonus annuale di 1500 kWh (pari a un controvalore massimo di 150 €) direttamente in bolletta, come ricompensa per aver messo a disposizione il proprio sistema di accumulo sonnenBatterie per i servizi di stabilizzazione della rete elettrica nazionale. E raggiungere così il 100% d’indipendenza energetica dai tradizionali fornitori di energia. Una scelta che fa bene non solo all’ambiente, ma anche al portafoglio.

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