Passaporto di Ristrutturazione: una mappa per l’efficienza energetica.
Dall’Europa importanti novità per il settore edilizio. Nuovi strumenti per favorire la riqualificazione del patrimonio immobiliare europeo, attraverso una tabella di marcia dettagliata di interventi energetici per ridurre le emissioni di gas serra globali e raggiungere l’obiettivo NetZero 2050.
La Direttiva Case Green
Il 14 marzo 2023, il Parlamento europeo ha dato il via libera alla Direttiva "Energy Performance of Buildings Directive” (EPBD), nota come "Direttiva Case Green", con l'obiettivo di promuovere l’efficienza energetica degli edifici in tutti gli Stati membri.
La direttiva, inserita all’interno del pacchetto di riforme “Fit for 55”, nasce con l'obiettivo di favorire la riqualificazione del patrimonio immobiliare europeo attraverso l’efficientamento energetico.
Nel corso del tempo, Il documento è stato oggetto di diverse revisioni. Già nel 2018, la Direttiva UE 2018/844 introduceva nuove misure rispetto alle disposizioni del 2010 e 2012 per incentivare la riduzione delle emissioni degli edifici (responsabili allora di circa il 40% del consumo energetico totale) ma l'urgenza di definire una strategia forte e definita era evidente. Oggi, la direttiva EPBD prevede per tutti gli Stati membri ulteriori novità con una nuova “tabella di marcia” sulle azioni da intraprendere per migliorare le prestazioni energetiche del patrimonio immobiliare europeo.
Il Passaporto di Ristrutturazione
In questa direzione l’art. 10 Direttiva europea EPDB, introduce il passaporto di ristrutturazione. Un sistema che dovrà essere adottato da tutti gli Stati membri entro il 31 dicembre 2024 e che dovrà contenere tipologie e tempistiche d’intervento per il miglioramento delle performance energetiche degli edifici, in linea con le misure del pacchetto “Fit for 55” e NetZero 2050.
Il nuovo passaporto nasce con l’obiettivo di incentivare la riduzione dei consumi energetici e aumentare il livello di sostenibilità degli edifici. In particolare, traccia un percorso di efficientamento per trasformare gli edifici in “edifici a zero emissioni” entro il 2050.
Il nuovo “passaporto di ristrutturazione” dovrà tener conto dell'intero ciclo di vita dell'edificio, con una pianificazione puntuale degli interventi e una stima dei vantaggi ambientali correlati, espressi in termini di risparmio energetico e di benefici economici per gli utenti.
Un vero e proprio “diario di bordo”, dove verranno raccolte e aggiornate tutte le informazioni sull’edificio, quali ad esempio: produzione e consumo di energia, manutenzione delle attrezzature, assicurazione, piani e obblighi delle proprietà, dati dei contatori. Detto in altri termini, una tabella di marcia con tutti i potenziali interventi, stime dei benefici attesi e costi associati.
Il documento, rilasciato in formato digitale, dovrà essere redatto da un esperto qualificato e certificato, seguendo criteri simili all'attuale APE (Attestato di Prestazione Energetica), e includerà anche opportunità in ambito fiscale e supporti finanziari, mettendo in evidenza possibili incentivi o sgravi previsti per gli interventi.
Come migliorare l’efficienza energetica?
Nonostante le sfide che si configurano all’orizzonte per i prossimi anni, l’introduzione del passaporto di ristrutturazione, in combinazione con altre misure e incentivi, farà da booster per il settore edilizio, ponendo le basi per la costruzione di un futuro a basse emissioni.
È chiaro, dunque, come dotarsi di soluzioni tecniche che possano favorire l’efficienza energetica dell’edificio sia quanto mai strategico, non solo in ottica di sostenibilità, ma di risparmio.
Un’opportunità che è possibile cogliere già oggi, grazie a soluzioni che consentono non solo di autoprodurre energia pulita e rinnovabile, ma di immagazzinarla a copertura del fabbisogno energetico della propria casa, con vantaggi sia in termine di emissioni che di risparmio.
Con l’integrazione di un impianto fotovoltaico su tetto è possibile, infatti, per tutti autoprodurre energia green per i consumi della propria abitazione. Ma per utilizzare al meglio tutta l’energia autoprodotta è possibile integrare un sistema di accumulo fotovoltaico che immagazzina l’energia prodotta in eccesso durante il giorno per rilasciarla quando più se ne ha bisogno, evitando così inutili prelievi dalla rete.
Le soluzioni sonnen per la transizione energetica
Grazie alle soluzioni complete di sonnen che integrano impianto fotovoltaico e sistema di accumulo intelligente sonnenBatterie, è possibile già oggi partecipare alla rivoluzione energetica ed efficientare i consumi.
Con l’installazione di un impianto fotovoltaico è possibile coprire fino al 35% del proprio fabbisogno energetico, ma, grazie all’integrazione di un sistema di accumulo intelligente come sonnenBatterie, è possibile raggiungere un grado di indipendenza energetica pari al 75%. In più, aderendo all’offerta sonnenFlat 1500, con un bonus annuale in bolletta di 1500 kWh sulla componente energia (pari a un controvalore massimo di 150 €), è possibile coprire eventuali consumi residui e raggiungere così il 100% di indipendenza energetica dai tradizionali fornitori di energia.
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