C'è scambio e scambio: tra scambio sul posto e scambio comunitario
Ottimizzare la produzione e l’utilizzo dell’energia pulita autoprodotta dall’impianto fotovoltaico è fondamentale per sfruttare al meglio le potenzialità dell’energia solare. Ma quali solo le soluzioni più efficienti per gestirla in maniera intelligente ed economicamente profittevole?
Energia solare: opportunità e sfide
L’aumento dei prezzi e la crisi energetica in atto sono alcuni dei fattori che stanno spingendo sempre più individui e comunità nella ricerca di soluzioni che consentano di coniugare efficienza energetica, sostenibilità e risparmio. Per questo, affidarsi oggi a fonti alternative, come l’energia solare, può offrire vantaggi non solo in termini ambientali, ma anche economici.
Esistono oggi diverse soluzioni per utilizzare al meglio l’energia pulita autoprodotta, tramite forme di autoconsumo – istantaneo o con sistemi di accumulo - e massimizzarne la profittabilità, grazie a servizi come lo scambio sul posto e lo scambio comunitario. Ma qual è la soluzione migliore? Quale quella più profittevole?
Lo scambio sul posto
Il servizio di Scambio Sul Posto (SSP) consiste nell’immettere in rete l’energia autoprodotta dall’impianto fotovoltaico non immediatamente consumata, ricevendo in cambio un compenso economico. In altre parole, la rete energetica statale diventa l’accumulatore virtuale dell’energia generata da un privato. Il servizio, erogato dal Gestore dei Servizi Elettrici (GSE) - si fonda sul principio di compensazione tra l’energia prodotta e immessa nel sistema elettrico pubblico e quella prelevata e consumata in un altro momento. Alla base di questo interscambio c’è il calcolo che permette di ottenere un contributo economico sulle bollette dell’energia elettrica.
Sebbene lo Scambio sul Posto (SSP) permetta all’utente di accedere all’energia elettrica in qualsiasi momento ad un prezzo agevolato, esistono diverse criticità e aspetti antitetici ai principi di sostenibilità ambientale, in contrasto con la scelta di installare il fotovoltaico nella propria abitazione, condominio o azienda.
Aspetto economico
L’energia prelevata dalla rete nazionale viene, nella maggior parte dei casi, pagata con cadenza bimestrale e, solo in seguito, si riceve il rimborso per quella immessa. Questa compensazione, stanziata annualmente tramite una logica di acconto e conguaglio, non è però sufficiente a coprire il costo sostenuto: il contributo è circa dal 30% al 40% in meno rispetto al totale delle bollette e dell’energia venduta al Gestore. Questo perché il conto scambio esclude dal calcolo oneri e imposte. Una scelta che non garantisce, dunque, benefici economici immediati e soddisfacenti.
Dispersioni energetiche
Per chi non ha un sistema di accumulo collegato al proprio impianto fotovoltaico, la rete elettrica nazionale può funzionare da accumulatore virtuale, ma questo metodo implica che l’energia immessa in rete venga conservata in movimento o trasportata a lunghe distanze, con una conseguente dispersione di elettricità e spreco rispetto all’uso di un’energia prodotta e consumata a km 0.
Fonte dell’energia
Altro fattore da considerare è la fonte di provenienza dell’energia fornita dal GSE. A differenza dell’energia pulita, che è possibile autoprodurre grazie all’installazione di un impianto fotovoltaico su tetto, quella prelevata dalla rete nazionale può provenire da fonti di origine fossile. Un approvvigionamento energetico, quindi, lontano dagli obiettivi di sostenibilità ambientale.
Lo Scambio Sul Posto (SSP) è stato per anni una soluzione valida per la copertura del fabbisogno energetico, ma esistono oggi alternative più vantaggiose in termini di efficienza e sostenibilità.
Lo scambio comunitario
Le Comunità Energetiche Rinnovabili sono un modello energetico che pone al centro la collaborazione tra soggetti, situati nelle vicinanze degli impianti di produzione, per l’autoproduzione e la condivisione di energia rinnovabile. Un modello di autoconsumo che offre diversi vantaggi in risposta alle criticità economiche e ambientali dello Scambio Sul Posto (SSP):
Aspetto economico
Lo scambio dell’energia pulita autoprodotta dai membri della Comunità Energetica Rinnovabile prevede prezzi agevolati e concordati. Remunerazioni e misure recentemente aggiornate secondo la nuova normativa per l’autoconsumo diffuso.
Dispersioni energetiche
La dispersione di energia è ridotta al minimo, poiché lo scambio avviene solo tra utenze collegate alla stessa cabina di trasformazione, quindi geograficamente vicine.
Fonte dell’energia
Nel caso delle CER - Comunità energetiche rinnovabili – l’energia comunitaria scambiata tra le diverse utenze è totalmente pulita e rinnovabile, in linea con le logiche di approvvigionamento energetico sostenibile.
Secondo i dati di Legambiente, tra le Comunità Energetiche censite in Italia, a maggio 2022, solo 35 risultavano effettivamente operative e distribuite per lo più nel Nord Italia: tra Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia. Un dato che, grazie ad una sensibilità ambientale sempre maggiore e politiche statali a sostegno, potrebbe però crescere rapidamente nel corso dei prossimi anni e, partendo dal residenziale, tratteggiare nuove prospettive anche per altri ambiti, come quello industriale e aziendale.
In sostanza, un’esperienza di scambio comunitario di energia rinnovabile che prevede la partecipazione democratica tra cittadini, imprese, istituzioni. Una rivoluzione energetica a cui tutti noi possiamo già partecipare, grazie all’adozione di soluzioni che integrano impianto fotovoltaico e sistema di accumulo intelligente per l’autoproduzione e il consumo di energia pulita e rinnovabile.
Le soluzioni sonnen per la diffusione delle energie rinnovabili
Grazie all’integrazione di un impianto fotovoltaico con un sistema di accumulo intelligente sonnenBatterie, è possibile immagazzinare tutta l’energia pulita autoprodotta dall’impianto a copertura del proprio fabbisogno energetico e raggiungere così un grado di autonomia energetica di circa il 75%.
Tutta l’energia aggiuntiva, non coperta con l’autoproduzione, può essere fornita dalla sonnenFlat 1500: l’offerta energia di sonnen con un bonus in bolletta di 1500 kWh sulla componente energia (pari a un controvalore massimo di 150 €/anno) e raggiungere così il 100% di indipendenza energetica dai tradizionali fornitori di energia.
Partecipa anche tu alla costruzione di un nuovo futuro di energia.