Servizi di stabilizzazione della rete elettrica
Non solo grandi centrali elettriche, ma anche sistemi di accumulo aggregati possono offrire servizi di bilanciamento della rete elettrica nazionale. Soluzioni vantaggiose sia per il mercato che per l’ambiente.
La struttura della rete elettrica italiana
La rete elettrica italiana si articola su quattro livelli: produzione, trasmissione, distribuzione, utenze.
Lato produzione, oggi, in Italia l’energia viene prodotta attraverso un mix di fonti di origine fossile (gas naturale, carbone, petrolio) e energie rinnovabili (fotovoltaico, eolico, idroelettrico, geotermico). Il fabbisogno energetico nazionale non soddisfatto con l’autoproduzione viene coperto con energia d’importazione estera.
L’energia così prodotta viene trasmessa lungo la rete ad alta tensione e distribuita alle diverse utenze tramite cabine, che la convertono, prima in energia a media tensione (cabine primarie) e poi a bassa tensione (cabine secondarie), affinché possa essere utilizzata all’interno delle abitazioni.
A livello nazionale, la gestione della rete di trasmissione dell’energia ad alta tensione è affidata alla società Terna, mentre le reti locali a bassa tensione vengono gestite da diverse società di distribuzione.
Per assicurare che la rete elettrica sia sempre in grado di fornire l’energia a milioni e milioni di utenze, è necessaria, però, un’estesa infrastruttura nazionale e un costante monitoraggio dell’attività di produzione e trasmissione dell’energia. L’infrastruttura di Terna, che conta oggi ben 74.855 km di linee, 26 interconnessioni con l’estero e 896 stazioni elettriche, gestisce un fabbisogno di circa 318 TWh e provvede a mantenere in equilibrio la domanda e l’offerta nazionale per prevenire eventuali blackout di rete. Investimenti nella crescita dell’infrastruttura e nell’attività di monitoraggio hanno l’obiettivo di rendere queste cadute di rete (blackout) sempre meno frequenti.
Il servizio di bilanciamento della rete
Con l’obiettivo di tenere costantemente in equilibrio la rete elettrica nazionale, Terna può attivare, in base alla necessità, unità di produzione, che immettono energia in rete (unità a salire), o unità di “assorbimento”, che fanno diminuire la quantità di energia presente in rete (unità a scendere). Queste unità sono chiamate ad intervenire nel bilanciamento tra domanda e offerta in qualità di “riserve” e attivate in base a specifiche caratteristiche.
L’insieme delle attività di immissione o prelievo di energia da rete, volte ad assicurare continuità della fornitura e flussi di energia adeguati alle costanti oscillazioni della domanda dei singoli utenti, si configurano come servizi di stabilizzazione, o di bilanciamento, della rete.
In caso di squilibri tra domanda e offerta di energia, è possibile distinguere tre livelli di attivazione da parte del gestore di rete, Terna:
- Unità di livello primario: attivate quasi immediatamente nel giro di pochi secondi;
- Unità di livello secondario: intervengono nell’arco di qualche minuto;
- Unità di livello terziario: forniscono il loro supporto alla rete elettrica entro l’ora
In particolare, il servizio di bilanciamento di rete è diventato sempre più importante anche alla luce della crescita dei volumi di energia prodotta da fonti rinnovabili, per loro natura non prevedibili, e che possono provocare squilibri tra domanda/offerta o scompensi di tensione/frequenza alla rete di trasmissione e distribuzione elettrica.
In Italia, infatti, si sta assistendo ad un fenomeno di crescita della c.d. generazione elettrica distribuita. Un sistema grazie al quale l’utente finale, tramite l’installazione su tetto di un impianto fotovoltaico residenziale, autoproduce e consuma l’energia rinnovabile per il proprio fabbisogno energetico coprendo, di fatto, parte della domanda interna di mercato. In più, nel caso in cui l’impianto fotovoltaico sia integrato con sistemi di accumulo fotovoltaico residenziale, l’energia autoprodotta può essere immagazzinata e utilizzata quando se ne ha più bisogno a copertura del proprio fabbisogno energetico o condivisa con altri utenti (comunità energetiche).
Servizi di bilanciamento del fotovoltaico residenziale
Se è vero che la crescita delle rinnovabili può provocare, in alcuni casi, nuove situazioni di squilibrio della rete, può anche costituire un’importante fonte di stabilizzazione, grazie all’aggregazione di piccole unità di produzione come i sistemi di accumulo fotovoltaico residenziale. Queste unità, aggregate tra loro in una “grande piattaforma virtuale”, possono, infatti, agire come potenza di riserva.
Grazie ad un accordo di sperimentazione con Terna sul progetto UVAM (Unità Virtuali Abilitate Miste), oggi, tutti i possessori di un sistema di accumulo sonnenBatterie, che passano in fornitura con sonnen, possono contribuire attivamente ai servizi di stabilizzazione della rete elettrica, grazie alla connessione digitale del proprio sistema alle sonnen VPPs (Virtual Power Plants): grandi batterie virtuali, formate dall’aggregazione di centinaia di sistemi di accumulo sonnenBatterie, chiamate ad intervenire in caso di eventi imprevisti o disservizi nella rete locale. Un compito che era prima affidato solo alle grandi centrali elettriche.
L’attivazione dei sistemi di accumulo sonnenBatterie a supporto di servizi per la stabilizzazione della rete avviene solo in caso di necessità (squilibri di rete) e per una durata limitata. Le sonnen VPPs del progetto UVAM sono, infatti, classificate come unità di produzione di livello terziario e subentrano solo se le riserve primarie e secondarie non sono state in grado di gestire lo squilibrio della rete locale.
Un’opportunità che consente, oggi, all’utente di essere non solo prosumer (produttore e consumatore) di energia rinnovabile, ma anche parte attiva nella fornitura di servizi di rete, favorendone la stabilità e riducendo la necessità di nuovi investimenti per l’ampliamento dell’infrastruttura elettrica nazionale.
I servizi sonnen per la stabilizzazione della rete
Con l’installazione di un impianto fotovoltaico è possibile, infatti, coprire fino al 35% dei consumi energetici annui di una famiglia media. Ma grazie all’integrazione di sistema di accumulo fotovoltaico sonnenBatterie, che immagazzina l’energia autoprodotta dall’impianto durante il giorno e la rilascia quando se ne ha più bisogno, ad esempio la sera quando l’impianto è spento e i consumi aumentano, è possibile raggiungere un grado di indipendenza energetica pari al 75%.
Il restante 25% può essere coperto aderendo all’offerta energia sonnenFlat 1500, grazie alla quale l’utente riceve un bonus annuale di 1500 kWh (pari a un controvalore massimo di 150 €) direttamente in bolletta, come ricompensa per aver messo a disposizione il proprio sistema di accumulo sonnenBatterie per i servizi di stabilizzazione della rete elettrica nazionale. E raggiungere così il 100% d’indipendenza energetica dai tradizionali fornitori di energia. Una scelta che fa bene non solo all’ambiente, ma anche al portafoglio.
Unisciti alla costruzione del futuro dell’energia con sonnen.