Italia 2022: crescita positiva per le rinnovabili grazie al fotovoltaico, ma le attese del PNIEC sono ancora lontane
L’inizio di un nuovo anno è sempre tempo di bilanci, riflessioni e progetti per il futuro. Anche nel 2023, transizione ed emergenza energetica saranno al centro del dibattito internazionale per la ricerca di soluzioni contro il cambiamento climatico e strategie efficaci per uno sviluppo sostenibile. Ma quali sono i risultati raggiunti nel 2022 dall’Italia? Quali le tecnologie più diffuse a favore di una transizione energetica nazionale?
Il Report Clima e Ambiente 2022
Il Report Energia e Clima, pubblicato dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) a novembre 2022, fotografa la situazione del comparto energetico italiano rispetto agli obiettivi di decarbonizzazione 2030 e offre una panoramica sui progressi fatti sino ad ora dall’Italia sul fronte dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili.
Lo studio evidenzia come i consumi finali italiani da FER (fonti energetiche rinnovabili), a fine 2021, ammontavano a 22,6 Mtep (milioni di tonnellata equivalente di petrolio) - ripartiti tra termico (48,2%), elettrico (43,4%) e trasporti (8,4%) - per una copertura complessiva dei consumi pari al 18,9%. Un risultato importante, se si considera l’impennata registrata dai consumi avvenuta nel corso del 2021, a causa del fenomeno pandemico (+11% vs 2020), e il superamento di quasi due punti percentuale del target fissato dall’Unione con la RED I per il 2020 (target:17%).
I dati elaborati dal GSE sottolineano, in particolare, il ruolo delle rinnovabili per il settore elettrico. Nel 2021, i consumi finali da FER del settore ammontavano a 10,1 Mtep, per una potenza complessiva di 58 GW - di cui 23 GW da fotovoltaico, 19 GW da idroelettrico e 11 GW da eolico. Una situazione che ha consentito all’Italia di produrre, nel 2021, 116 TWh di energia da fonti rinnovabili: idroelettrico (39%), solare (22%), eolico (18%). Traguardi che, tradotti in termini di tutela ambientale, hanno evitato l’immissione complessiva di 55 milioni di tonnellate di CO2 nel corso del biennio 2020-2021.
La crescita del fotovoltaico in Italia
I risultati sopra descritti sono da attribuirsi per il 40% agli interventi attuati in Italia sul comparto delle rinnovabili nel corso dell’ultimo decennio e ai progressi fatti in termini di numero di installazioni di impianti fotovoltaici sul territorio nazionale, nel corso dell’ultimo biennio.
Come evidenziano i dati di trend, da ottobre 2021 a settembre 2022, l’Italia ha registrato un’importante accelerazione in termini di potenza fotovoltaica installata:
- 292 MW di potenza installata nel 4° trimestre 2021, di cui 147 MW per impianti di piccola taglia;
- 445 MW di potenza installata nel 1° trimestre 2022, di cui 193 MW per impianti di piccola taglia;
- 659 MW di potenza installata nel 2° trimestre 2022, di cui 240 MW per impianti di piccola taglia;
- 513 MW di potenza installata nel 3° trimestre 2022, di cui 304 MW per impianti di piccola taglia.
In particolare, la crescita degli impianti di piccola taglia, ovvero, con potenza inferiore al 20 kW, è da ricondursi sia a meccanismi di incentivazione nazionale che a fenomeni legati all’attuale crisi energetica, che ha visto sempre più cittadini e imprese orientarsi verso fonti energetiche alternative alle fossili e non soggette a fluttuazioni sui mercati che, solo nel corso dell’ultimo anno, sono state vicine all’80%.
La diffusione degli impianti fotovoltaici di piccola taglia trova giustificazione anche nella crescita delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e dei gruppi di Autoconsumo Collettivo (AC), che prevedono rispettivamente la condivisione dell’energia autoprodotta da più impianti ubicati in un’area geografica circoscritta o l’uso di energia rinnovabile autoprodotta da un unico impianto a copertura del fabbisogno energetico di aree comuni.
Nel corso dell’ultimo biennio, infatti, le richieste di incentivazione ai sensi del DM 16/09/2020 hanno continuato a crescere. In Italia, al 30 settembre 2022, risultano attivi 37 gruppi di Autoconsumo Collettivo e 17 Comunità Energetiche Rinnovabili, per una potenza complessiva di 1,1 MW da fotovoltaico, di cui il 70% dall’Autoconsumo Collettivo.
I traguardi raggiunti sino ad ora dal comparto fotovoltaico sono, dunque, incoraggianti, ma non ancora sufficienti a soddisfare i target stabiliti del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) verso l’obiettivo di decarbonizzazione 2030. L’attuale estrapolazione tendenziale lineare stima per l’Italia, entro il 2030, una potenza fotovoltaica cumulata di circa 25 GW, contro i 51 GW previsti dal PNIEC. Una proiezione che richiede, dunque, un potenziamento della velocità di crescita annuale.
In particolare, la crescita registrata dagli impianti di taglia residenziale testimonia come sia possibile per tutti i cittadini partecipare alla costruzione di un nuovo un futuro energetico nazionale. E, grazie a soluzioni che integrano impianto fotovoltaico e sistema di accumulo, è possibile non solo autoprodurre energia pulita e rinnovabile, ma immagazzinarla a copertura di eventuali consumi energetici residui della propria abitazione.
Le soluzioni sonnen per la transizione energetica
Grazie alle soluzioni complete di sonnen che integrano impianto fotovoltaico e sistema di accumulo intelligente sonnenBatterie è possibile già oggi partecipare alla rivoluzione energetica nazionale.
Con l’installazione di un impianto fotovoltaico è possibile coprire fino al 35% del proprio fabbisogno energetico, ma grazie all’integrazione di un sistema di accumulo come sonnenBatterie, è possibile raggiungere un grado di indipendenza energetica pari al 75%.
In più, aderendo all’offerta sonnenFlat 1500, con un bonus annuale in bolletta di 1500 kWh sulla componente energia (pari a un controvalore massimo di 150 €), è possibile coprire eventuali consumi residui e raggiungere il 100% di indipendenza energetica.