Europa 2030: strategie di crescita per il fotovoltaico
Dall’Europa strategie di crescita per le rinnovabili con focus sul fotovoltaico, per accelerare il processo di transizione energetica e rispettare gli obiettivi dell'Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
Iniziative per la crescita del fotovoltaico
Tra i 17 obiettivi dell’Agenda 2030, sottoscritta dai 193 Paesi membri dell’ONU, nel corso dei prossimi anni saranno due i punti focali al centro del dibattito internazionale per la promozione delle rinnovabili e una transizione energetica europea: promuovere strumenti per garantire a tutti l’accesso a “sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni” e sviluppare strategie per “aumentare considerevolmente la quota di energie rinnovabili nel consumo totale di energia”.
In linea con tali obiettivi, l’Unione Europea ha già fissato il proprio target di produzione da rinnovabili al 32%, entro il 2030. Una cifra che, per l’Italia, si dovrebbe tradurre in un aumento di circa 70 GW di nuova capacità installata entro il prossimo decennio – un traguardo che risulta però ancora molto distante, se si considera che la capacità complessiva installata nel 2022 in Italia non supera i 27 GW.
Se è vero che si auspica una rapida crescita delle rinnovabili per il prossimo decennio, le proposte per una diffusione della tecnologia fotovoltaica, strategica per un’accelerazione del processo di transizione, sono già al centro del dibattito internazionale.
Per citare alcuni esempi, Legambiente, nella XVI° edizione del suo rapporto sulle Comunità Rinnovabili, ha inviato il Governo a concentrarsi su due elementi cruciali per la transizione energetica del futuro: semplificazione dell'iter autorizzativo per la creazione di nuovi impianti fotovoltaici e certezza delle regole, per consentire alle aziende di investire nel fotovoltaico.
Ma l’invito di Legambiente non è isolato.
SolarPower Europe, Associazione europea dell’industria solare fotovoltaica, ha ribadito l’importanza di porre al centro del dibattito politico la promozione di strumenti e misure per una transizione energetica globale e la diffusione di impianti fotovoltaici. Tra le proposte promosse dall’associazione:
- Fissare un tetto minimo di produzione di energia da rinnovabili al 45% per tutti i Paesi europei, promuovendo politiche per raggiungere, quanto prima, il target dell'Accordo di Parigi
- Designare aree prioritarie per una rapida diffusione del fotovoltaico
- Assegnare personale qualificato per la concessione dei permessi a livello locale e nazionale
- Semplificare le procedure per l’installazione del fotovoltaico in contesti residenziali
- Garantire l'attuazione della legislazione ambientale esistente
- Coinvolgere cittadini e comunità locali nel processo di transizione energetica
Al netto delle iniziative promosse a livello europeo, il fotovoltaico ha già conosciuto un’importante crescita a livello europeo, nel corso degli ultimi mesi. Complice il recente conflitto ucraino, che ha accelerato la ricerca di fonti energetiche alternative alle fossili, il fotovoltaico in Europa è cresciuto di quasi il 50% rispetto al 2021, passando da 28,1 GW a 41,4 GW nel 2022.
Protagonista dell’impennata, con quasi 8 GW di nuova capacità installata, la Germania, seguita da Spagna (+7,5 GW), Polonia (+4,9 GW), Olanda (+4,0 GW) e Francia (+2,7 GW). Anche in Italia, il fotovoltaico ha registrato un’importante crescita nel corso del 2022 (+2,6 GW), seppur inferiore rispetto alle performance tedesche. In coda alla classifica Portogallo, Danimarca, Grecia e Svezia.
Il fotovoltaico al centro del programma europeo 2030
In linea con i trend registrati sino ad ora dal settore fotovoltaico, anche le previsioni per il prossimo decennio sono più che positive. Le stime dell’Associazione SolarPower Europe prevedono oltre 50 GW di nuovo fotovoltaico per i Paesi europei. Ciò porterebbe l’Europa su un sentiero di espansione, con una previsione di crescita media annua di 85 GW, entro il 2026.
Questa stima non tiene però conto delle misure stabilite dal nuovo Piano europeo RePower EU della Commissione europea, che mette in campo 300 miliardi di euro per la transizione ecologica e che punta a rendere l'Europa indipendente dai combustibili fossili, già entro il 2027.
Tre le linee d’azione del programma:
- trovare nuovi fornitori per soddisfare il fabbisogno energetico europeo
- promuovere l’uso delle rinnovabili, portando la quota a +45% entro il 2030;
- supportare strategie per il risparmio energetico europeo, con misure a breve e a lungo termine
Per concretizzare l’attuazione del programma, con la strategia “EU Solar Strategy”, l’Unione europea punta a potenziare l’uso dei tetti fotovoltaici che, secondo le stime, permetterebbero di soddisfare circa il 25% della domanda di energia di tutta l’Unione. Il programma Repower EU prevede l’obbligo di installare pannelli solari su tutti i nuovi edifici commerciali e pubblici entro il 2026 e, dall’anno successivo, anche sui tetti degli edifici già esistenti. Per tutti i nuovi edifici residenziali l’obbligo scatterà, invece, a partire dal 2029. Misure che vanno a sommarsi a bonus e incentivi già esistenti per l’acquisto di impianti per la produzione di energia rinnovabile.
Ma già oggi, è possibile per ciascun cittadino dare il proprio contributo per la promozione nell’uso di energia pulita e rinnovabile. Grazie a soluzioni complete che integrano impianto fotovoltaico e sistema di accumulo intelligente, è possibile non solo autoprodurre energia pulita, ma immagazzinarla, a copertura dei propri consumi domestici.
Le soluzioni sonnen per la transizione energetica
Grazie alle soluzioni complete di sonnen che integrano impianto fotovoltaico e sistema di accumulo intelligente sonnenBatterie è possibile già oggi partecipare alla rivoluzione energetica nazionale.
Con l’installazione di un impianto fotovoltaico è possibile coprire fino al 35% del proprio fabbisogno energetico, ma grazie all’integrazione di un sistema di accumulo come sonnenBatterie, è possibile raggiungere un grado di indipendenza energetica pari al 75%.
In più, aderendo all’offerta sonnenFlat 1500, con un bonus annuale in bolletta di 1500 kWh sulla componente energia (pari a un controvalore massimo di 150 €), è possibile coprire eventuali consumi residui e raggiungere il 100% di indipendenza energetica.