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Pulire i pannelli fotovoltaici: guida alla pulizia e alla manutenzione

La pulizia dei pannelli fotovoltaici è fondamentale per mantenere l’efficienza, la produttività e la durata dei pannelli fotovoltaici. Sporco, polvere, foglie e altri detriti possono accumularsi sulle superfici dei pannelli, riducendo la quantità di luce solare che raggiunge le celle fotovoltaiche. In questo articolo, esploreremo come pulire i pannelli fotovoltaici in modo efficace, i migliori metodi di lavaggio e ogni quanto effettuare la pulizia.

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Per ottenere la massima efficienza dal proprio impianto, è fondamentale tenere in considerazione i più importanti aspetti che riguardano la manutenzione, come il dimensionamento di un impianto fotovoltaico e la sua pulizia. 

Come pulire i pannelli fotovoltaici

La pulizia dei pannelli fotovoltaici è un'operazione relativamente semplice, ma è importante seguire alcune linee guida per evitare danni. Ecco i passi principali:

  1. Usare acqua demineralizzata: è consigliabile utilizzare acqua demineralizzata o distillata per evitare la formazione di calcare e aloni sui pannelli. L'acqua demineralizzata previene la formazione di residui che potrebbero ridurre l'efficienza del modulo.
     
  2. Strumenti morbidi e non abrasivi: utilizzare spugne morbide, spazzole a setole morbide o panni in microfibra aiuta ad evitare di graffiare la superficie del vetro. E’ inoltre di fondamentale importanza evitare assolutamente strumenti abrasivi o detergenti chimici aggressivi, i quali potrebbero danneggiare irrimediabilmente i pannelli.
     
  3. Pulizia al mattino presto o in serata: è meglio pulire i pannelli quando non sono esposti a pieno sole, al mattino presto o in serata, per evitare che l'acqua evapori rapidamente e lasci residui. Inoltre, i pannelli saranno meno caldi e verrò ridotto il rischio di shock termici.
     
  4. Sicurezza prima di tutto: se i pannelli sono montati sul tetto, è fondamentale assicurarsi di utilizzare le adeguate misure di sicurezza, come imbracature e sistemi di ancoraggio. Qualora non fosse sicuro eseguire la pulizia in totale autonomia, è consigliato rivolgersi a professionisti.
     
  5. Evitare l'alta pressione: è sconsigliato utilizzare idropulitrici ad alta pressione, poiché possono danneggiare la struttura del pannello e compromettere le connessioni tra le celle solari.

Ogni quanto pulire i pannelli fotovoltaici?

La frequenza della pulizia dipende dalla posizione dell'impianto e dalle condizioni ambientali. In aree con elevata polvere, polline o vicino a strade trafficate, potrebbe essere necessario pulire i pannelli ogni 3-6 mesi. In ambienti più puliti, una pulizia annuale può essere sufficiente. È importante monitorare regolarmente le prestazioni del tuo impianto per individuare eventuali cali di efficienza che potrebbero indicare la necessità di una pulizia.

Cosa succede se non si puliscono i pannelli fotovoltaici?

Se i pannelli fotovoltaici non vengono puliti regolarmente, la loro efficienza può ridursi significativamente. L'accumulo di sporco e detriti può bloccare la luce solare, riducendo la quantità di energia prodotta. In alcuni casi, una mancata pulizia può portare a perdite di efficienza fino al 20-25%. Inoltre, in presenza di ombreggiamenti prolungati, alcune celle potrebbero surriscaldarsi, causando danni al pannello stesso.

Lavaggio dei pannelli solari: servizi professionali

Per chi preferisce affidarsi a esperti, esistono servizi di lavaggio professionale per impianti fotovoltaici. Questi servizi utilizzano attrezzature specifiche e acqua demineralizzata per garantire una pulizia efficace senza rischi di danneggiamento. Considerare un lavaggio professionale può essere particolarmente utile per impianti su tetti o in posizioni difficili da raggiungere.

Le soluzioni di sonnen per il risparmio energetico della tua casa

Come abbiamo visto, manutentare con costanza i propri pannelli fotovoltaici è fondamentale per massimizzare la loro efficienza e produttività. Tuttavia, al fine di ottenere un maggiore risparmio energetico, i pannelli fotovoltaici non bastano.

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