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Education | settembre 2022

Bollette elettriche: costi e soluzioni per un risparmio sostenibile

La recente crisi energetica e geopolitica ha fatto registrare un’importante crescita nei prezzi dell’elettricità, rendendo spesso necessario un intervento da parte del Governo. In questo approfondimento, proponiamo un’analisi sulle cause dei recenti aumenti e, una volta compresi i fattori che determinano i costi dell’energia, sulla ricerca di soluzioni in grado di favorire il risparmio e l’utilizzo di fonti di energia alternative.

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I costi della bolletta elettrica

L’unità di misura dei consumi elettrici è il kilowattora (kWh), ovvero, la quantità di energia elettrica consumata da un dispositivo nell’arco di un’ora. La formula per calcolare il consumo in kWh è molto semplice: basta moltiplicare la potenza del dispositivo per uno, ossia per un'ora di tempo.

I primi due fattori che incidono, dunque, sulla bolletta sono: il tempo di utilizzo e la potenza del dispositivo (informazione presente sull’etichetta della maggior parte dei prodotti in commercio).

Per quanto riguarda il fattore temporale, piccoli gesti per un uso più attento e consapevole dei dispositivi - un esempio su tutti, non lasciare televisori o altri dispostivi in modalità stand-by - possono incidere positivamente sul risparmio. Per quanto riguarda la potenza del dispositivo, al momento dell’acquisto, è possibile orientarsi verso prodotti ad alta efficienza o sostituire quelli in uso con modelli meno energivori.

Tuttavia, l’aspetto che incide in maniera significativa sugli attuali rincari delle bollette è il costo dell’energia, ovvero, il prezzo di acquisto della materia prima energia (PE) per kWh, una variabile che dipende dalle condizioni contrattuali sottoscritte con il proprio fornitore di energia.

Oggi, in Italia, la fornitura energetica può essere erogata secondo due regimi:

  • Mercato tutelato: il prezzo di mercato viene stabilito su base trimestrale da ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) e l’energia è fornita da aziende selezionate;
  • Mercato libero: i prezzi e le condizioni contrattuali vengono stabilite dai singoli operatori presenti sul mercato, lasciando all’utente la possibilità di scegliere in autonomia il proprio fornitore.

Tale distinzione è però destinata a scomparire, perché, a partire da Gennaio 2024, è prevista una completa liberalizzazione del mercato, con l’abolizione del mercato tutelato e l’affermazione di un unico regime di libera concorrenza.

Vanno inoltre considerate anche le diverse tipologie di contratto:

  • Monorario: il prezzo dell’energia è fisso, indipendente dal giorno o dall’orario di consumo;
  • Biorario: il prezzo dell’energia varia in funzione del giorno (feriale, weekend o festivo) e dell’orario (fascia diurna/fascia serale).

In generale, le tariffe monorarie (classificate come Fascia F0) risultano essere più care rispetto alle tariffe biorarie serali e del weekend (Fasce F2 e F3), ma più convenienti rispetto a quelle diurne (Fascia F1).

Alla bolletta, vanno poi aggiunte ulteriori voci di spesa fisse, che costituiscono una parte importante dell’importo finale:  

  • Spese di trasporto e gestione contatore: costi sostenuti dal gestore per la fornitura di energia
  • Imposte: accise e IVA
  • Oneri di sistema: costi per la gestione di attività di interesse generale (es: sostegno alle fonti rinnovabili e smantellamento del nucleare)

Le cause di aumento dei costi della bolletta

A seguito dei recenti aumenti registrati dal prezzo della materia prima energia, il Governo italiano è intervenuto con misure di riduzione o, in alcuni casi, di cancellazione delle imposte e degli oneri di sistema. Ciononostante, il costo delle bollette risulta, in molti casi, ancora proibitivo.

Per quantificare l’aumento vertiginoso registrato dal costo dell’energia, è sufficiente osservare i prezzi di ARERA per il mercato tutelato, nel trimestre Luglio-Settembre 2022 confrontati con lo stesso periodo nel 2019. I prezzi sul mercato tutelato sono quasi quintuplicati rispetto allo stesso trimestre del 2019: da 0,059 €/kWh in Fascia F0 per le tariffe Lug-Sett 2019 a 0,277 €/kWh in Fascia F0 per le tariffe Lug-Sett 2022.

La maggior parte dei fornitori ha dovuto operare significativi rincari a fronte della crescita del PUN (Prezzo Unico Nazionale) per l’acquisto all'ingrosso dell’energia elettrica sul mercato della Borsa Elettrica Italiana, con ripercussioni sul costo della materia prima energia.

Il PUN è influenzato da diversi fattori, tra i quali le quotazioni di gas e petrolio sul mercato e la domanda nazionale di energia; variabili che, come si è verificato nel corso degli ultimi mesi, possono oscillare anche in maniera significativa.

Trend
Fonte Dati ARERA 2021-2022

In base ai dati ARERA, tra gennaio 2021 e agosto 2022, il PUN è cresciuto del 785% (rispettivamente da 0,061€/kWh a 0,54€/kWh)

Alla radice dell’aumento vertiginoso dei costi dell’energia troviamo una complessa congiuntura di eventi:

  • Ripresa economica post-pandemia, con conseguente aumento della domanda di elettricità a fronte di un’offerta energetica ridotta per via dell’emergenza sanitaria;
  • Crescita accelerata dell’economia globale, unita all’aumento della richiesta di gas da parte di Paesi votati ad un percorso di transizione energetica (chiusura di  centrali a carbone a favore di impianti a gas, quali fonti più sostenibili)
  • Aumento del prezzo dei permessi per l’emissione di CO2 nell’atmosfera, che ha coinvolto anche i produttori di elettricità da fonti fossili (il prezzo della CO2 è passato da 26 € per tonnellata di Gennaio 2020, a 90 € per tonnellata di Febbraio 2022)
  • Crisi ucraina e conseguenti tensioni tra l’UE e la Russia, uno dei principali fornitori di materie prime energetiche per gli Stati membri.
  • Basso livello degli stoccaggi europei di gas (-50% della capacità, fonte ARERA 2021), per la maggior parte dovuti alla riduzione di forniture di gas dalla Russia
  • Condizioni climatiche invernali particolarmente rigide con conseguente aumento dei consumi di gas da un lato, e diminuzione della produzione di energia da fonti rinnovabili in alcune zone geografiche dall’altro
  • Centralità del gas naturale per la produzione di energia elettrica, indispensabile per soddisfare il fabbisogno energetico globale di energia e sopperire alle carenze delle energie rinnovabili (riduzione della produzione di energia verde in alcune giornate o momenti dell’anno)

Completano il quadro sovranazionale, anche alcune dinamiche interne al mercato nazionale per opera di ARERA:

  • Aumento del 3,3% della componente PD per la copertura dei costi di dispacciamento dell’energia elettrica
  • Incremento del 15% della componente PPE relativa al corrispettivo di perequazione (serve per bilanciare i costi delle imprese di distribuzione legati al prezzo di acquisto e al dispacciamento dell’energia per i clienti del mercato tutelato)
  • Crescita dello 0,6% dei costi per il trasporto e la gestione del contatore relativi alla bolletta del gas

Fotovoltaico con accumulo per ridurre le bollette

Anche se i fattori che hanno portato a questo scenario sono complessi e al di fuori della sfera di controllo dei singoli, è tuttavia possibile per ciascuno scegliere fonti di approvvigionamento energetico alternative.

I dati illustrati fanno riferimento, infatti, ai costi per l’energia da fonti fossili, ma esistono fonti di approvvigionamento alternative che possono favorire, non solo un risparmio in termini economici, ma anche una tutela ambientale.

Il fotovoltaico, in particolare, è una tecnologia versatile, che può essere installata sui tetti degli per autoprodurre energia pulita a copertura dei consumi energetici domestici.  

Un impianto fotovoltaico correttamente dimensionato permette di coprire circa il 25% del fabbisogno energetico medio. E, con l’abbinamento di un sistema di accumulo fotovoltaico la percentuale di indipendenza energetica può arrivare addirittura al 75%.  

Se si stima, dunque, un costo medio annuo per i consumi elettrici di 1.116 € (consumi stimati: 3600 kWh, prezzo energia 0,31 €/kWh), l’installazione di una soluzione che integra impianto fotovoltaico con accumulo può consentire un risparmio medio annuo di 875 €.

Un’opportunità di risparmio e di indipendenza energetica dai fornitori tradizionali di energia che, oggi, grazie alle soluzioni complete offerte da sonnen, è già realtà.  

Le soluzioni sonnen per l’indipendenza energetica

Con l’installazione di un impianto fotovoltaico abbinato a un sistema di accumulo sonnenBatterie, è possibile aderire all’offerta sonnenFlat 1500 e beneficiare di un bonus annuo di 1500 kWh sulla componente energia (pari a un controvalore massimo di 150 €/anno) a copertura di eventuali consumi residui non coperti con l’autoproduzione.

Così, anche quando la tua sonnenBatterie è scarica, l’energia che necessaria arriva dalla sonnenFlat 1500, senza costi aggiuntivi ed è possibile raggiungere il 100% d’indipendenza dai fornitori di energia tradizionali.

Grazie alle soluzioni complete di sonnen puoi, dunque, tutelarti dai rincari elettrici e contribuire attivamente alla crescita delle energie rinnovabili per futuro di energia pulita e a basso costo per tutti.

Unisciti alla costruzione del futuro dell’energia con sonnen.

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