Inclinazione e orientamento pannelli fotovoltaici: cosa bisogna sapere
L’inclinazione e l’orientamento dei pannelli fotovoltaici sono due elementi chiave che influenzano direttamente la produzione energetica di un impianto. Anche un piccolo errore nel tilt o nell’azimut può tradursi in perdite significative lungo l’anno.
Inclinazione e orientamento nei pannelli fotovoltaici: cosa sono e perché contano
Prima di passare ai numeri, è utile chiarire la differenza tra orientamento e inclinazione di un pannello fotovoltaico:
- Orientamento (azimut): la direzione verso la quale è rivolto il pannello, misurata rispetto al sud (nell’emisfero nord).
- Inclinazione dei pannelli fotovoltaici (tilt): l’angolo rispetto al piano orizzontale, cioè quanto il pannello è “pendente”.
Queste due variabili insieme determinano quanto i raggi solari incideranno perpendicolarmente sulla superficie del pannello, massimizzando l’energia catturata. Un orientamento o inclinazione non ottimale può ridurre la produzione di un pannello fotovoltaico fino al 20‑30% rispetto alle condizioni ideali.
Qual è l’orientamento migliore per i pannelli fotovoltaici?
In linea generale, nell’emisfero nord l’orientamento di un pannello fotovoltaico ottimale è verso il sud vero (true south). Questo perché il sole percorre un arco verso sud durante tutta la giornata, così i pannelli “vedono” più luce diretta. In caso di profili di consumo orientati principalmente al periodo serale, un orientamento del pannello fotovoltaico verso est o ovest può comunque migliorare la coerenza con i consumi, a discapito di un leggero defecit nel rendimento.
Tuttavia, in casi reali bisogna considerare possibili vincoli del tetto, come la presenza di pendenze, muri e ostacoli, oltre alla presenza di shading e ombreggiamenti. Se alcune parti del tetto, ad esempio, sono in ombra per alcune ore, può essere preferibile spostare leggermente l’aggrezzato.
Inclinazione di un pannello fotovoltaico: come calcolare l’angolo ideale
L’angolo ottimale dipende dalla latitudine del sito, dalle condizioni climatiche locali e dall’altezza massima e minima del sole a mezzogiorno nell’arco dell’anno. In Italia, studi recenti suggeriscono che l’angolo ottimale per pannelli orientati verso sud varia da circa 28,5° (a Messina) fino a circa 40,2° (in Alto Adige).
Tuttavia, per calcolare in maniera empirica i dati relativi all’altezza massima e minima, ci si affida al solstizio d’estate e d’inverno, ossia i giorni con maggiori e minori ore di luce solare nel corso dell’anno. Nel caso del periodo estivo, per iniziare bisogna sottrarre al valore di latitudine l’angolo di inclinazione terrestre (23°). Una volta fatto, bisogna applicare la seguente formula:
Formula inclinazione pannello solare in estate = 90 – (90 – (latitudine-23))
Il calcolo invece cambia nel mese di dicembre, periodo durante il quale la resa di un pannello fotovoltaico in inverno risulta essere sicuramente minore rispetto ai periodi di grande accumulo di energia solare. In questo caso, l’angolo di inclinazione va sommato come segue:
Formula inclinazione pannello solare in inverno = 90 – (90 – (latitudine+23))
Come implementare le scelte nel tuo progetto
Quando si progetta un impianto gli step sono molteplici. Per prima cosa è necessario individuare la latitudine del sito e definire l’orientamento dei pannelli fotovoltaici. Una volta individuato, bisogna scegliere l’inclinazione basata sulla latitudine – in Italia, spesso tra 28° e 40°.
Come indicato in precedenza, bisogna poi verificare la presenza di eventuali ombreggiamenti e vincoli strutturali sul tetto e simulare le produzioni con diversi tilt/azimut per valutare scenari e perdite. Sistemi di simulazione come PVGIS o software specialistici permettono di stimare la produzione con diverse inclinazioni e orientamenti per il sito specifico.
Il valore aggiunto con sonnen nei tuoi impianti fotovoltaici
Anche con un orientamento e inclinazione ben ottimizzati, per massimizzare l’autoconsumo e la resa, un sistema di accumulo intelligente può fare la differenza:
- Riduce le perdite dovute a produzione fuori fascia.
- Consente di “conservare” l’energia prodotta in momenti ottimali e usarla quando serve.
- Aiuta a mantenere costanza e stabilità nella produzione effettiva.
- Con l’analisi dati, permette di verificare se l’orientamento/inclinazione scelti funzionano nel tempo.
Con sonnen, le soluzioni di accumulo e i servizi energetici possono essere integrati fin dall’inizio del progetto, affiancando la scelta di tilt/azimut con un sistema che “completa” l’ottimizzazione.