Dall’Europa novità per batterie più sostenibili e durevoli

Il Regolamento EU per le batterie

Nei Paesi europei, le modalità di immissione sul mercato di batterie, incluse le batterie industriali d’accumulo, sono oggi disciplinate dalle Direttiva 2006/66/CE. Una normativa che, alla luce delle nuove dinamiche di mercato e degli obiettivi di neutralità climatica 2050, risulta però “obsoleta” e non sufficiente per rispondere al meglio alle nuove esigenze di mercato.

A seguito dell’approvazione del Parlamento europeo di Giugno 2023 e il recente via libera del Consiglio europeo, il nuovo Regolamento Europeo sulle batterie (EU Battery Regulation) passerà a breve in firma per essere poi pubblicato in Gazzetta Ufficiale nel corso dei prossimi mesi.

Il nuovo regolamento, che rafforza di fatto le norme già proposte dalla Commissione Europea nel dicembre 2020, mira a mappare tutti gli aspetti del ciclo di vita delle batterie a garanzia di sostenibilità dell’intera catena del valore: dalla produzione all'utilizzo, dall’approvvigionamento delle materie prime al recupero/riciclo dei rifiuti derivati.

Più in generale, il nuovo regolamento nasce con l’obiettivo di incentivare il progresso tecnologico nel settore, riducendo al minimo l’impatto ambientale e rispondere, in maniera efficace, alla crescente domanda di mercato di batterie.

Secondo le stime dell'Unione Europea, entro il 2030, la domanda di batterie aumenterà di oltre dieci volte rispetto all’attuale e, secondo i dati della Federazione europea per i trasporti e l'ambiente, sarà di oltre 1 TWh la capacità produttiva entro il 2027, con un potenziale di 1,8 TWh entro il 2030.

In sintesi, un nuovo documento con misure e azioni strategiche per il settore pensate per stimolare la crescita e lo sviluppo del Green Deal europeo.  

Le novità del Regolamento EU sulle batterie

L’introduzione del nuovo Regolamento Europeo sulle batterie (EU Battery Regulation), prevedrà, per i prossimi 10 anni, una fitta roadmap per tutti i Paesi comunitari, con il comune obiettivo di ridurre al minimo gli effetti negativi delle batterie sull’ambiente.

Vediamo di seguito le principali novità e date che potrebbero però subire variazioni in base alla data di pubblicazione del nuovo regolamento in Gazzetta ufficiale

• Dichiarazione sull'impronta di carbonio (CO2)

Dal 2026, sarà fatto obbligo per tutte le batterie, comprese le batterie industriali ricaricabili con capacità superiore a 2kWh, la valutazione della propria impronta di carbonio (Carbon Footprint) durante l’intero ciclo di vita del prodotto (Life Cycle Assessment) che corrisponde al totale delle emissioni dirette e indirette di gas serra generate durante tutta la catena del valore della batteria: dalla produzione sino al riciclo dei materiali. Per usare un’immagine, potremmo definire il ciclo di vita del prodotto come una mappatura del prodotto “dalla culla-alla culla”. Nello stesso periodo scatterà anche l’obbligo di redigere la c.d. “Carbon Footprint Declaration” che conterrà misurazioni e valutazioni sull’impronta di carbonio, accompagnata da un QR-Code per ciascuna batteria.  

• Passaporto digitale

Dal 2027, per ogni batteria con una capacità superiore ai 2kWh, ci sarà inoltre l’obbligo di un Passaporto digitale (Battery Passport) che conterrà informazioni sul tipo e l'origine della batteria, il suo stato e la durata utile stimata.  Un documento fondamentale per massimizzare la condivisione di informazioni tra produttori, utilizzatori finali e operatori addetti al riciclo. Tutti i requisiti di tracciabilità contenuti nel Battery Passport dovranno essere riportati anche tramite un

• Etichettatura CE

Già a partire dal 2024, tutte le tipologie di batterie dovranno possedere, inoltre, un’etichettatura CE, ovvero, una marcatura che indica di fatto la conformità del prodotto ai requisiti UE in termini di sicurezza, salute e protezione ambientale. 

In ottica di un approccio sempre più circolare e sostenibile lungo l’intero ciclo di vita delle batterie, sono state introdotte ulteriori misure:

• Politica di due diligence

A partire da 2025 scatterà l’obbligo per tutti gli operatori (ad eccezione delle PMI) di sviluppare e attuare una cosiddetta “Due Diligence Policy” (Dovere di Diligenza) coerente con gli standard internazionali. Ad ogni produttore verrà chiesto di identificare e mitigare i rischi ambientali e sociali legati all’approvvigionamento, alla lavorazione e al commercio di materie prime e materie prime secondarie per la fabbricazione di batterie. Detto in altri termini, ogni produttore sarà chiamato ad elaborare ed attuare un processo di controllo delle materie prime, a garanzie che gli acquisti non vadano a sovvenzionare conflitti armati o incoraggiare lo sfruttamento delle miniere di cobalto, materiale dall’alto impatto ambientale.

• Riciclo e recupero delle batterie a fine vita

Il Regolamento Europeo delle Batterie (EU Battery Regulation) stabilisce, inoltre, i requisiti di fine vita e gli obblighi per il recupero dei materiali e delle batterie esauste da parte dei produttori. Per compensare la scarsità di minerali, sono già state fissate delle percentuali minime provenienti da fonti riciclate che dovranno essere obbligatoriamente presenti all’interno delle batterie. E, già a partire dal 2028, le batterie destinate al settore industriale, dovranno essere accompagnate da informazioni sulle quantità degli elementi provenienti da materie prime seconde.

Solo per citare alcuni esempi, per quanto riguarda i livelli minimi di materiali recuperati dai rifiuti di batterie, entro il 2027, si dovrà recuperare il 50% del litio e il 90% di cobalto, rame, piombo e nichel. Entro il 2031, le percentuali obbligatorie di recupero saranno del 80% per il litio e del 95% per gli altri materiali. Mentre, per i livelli minimi di contenuto riciclato da utilizzare nelle nuove batterie, dopo otto anni dall'entrata in vigore del regolamento, le batterie dovranno avere il 16% di cobalto riciclato, l'85% di piombo riciclato, il 6% di litio riciclato e il 6% di nichel riciclato, con una crescita progressiva delle percentuali negli anni successivi.

Un regolamento che pone, dunque, l'accento sull'importanza della responsabilità sociale ed ambientale del settore e sull’adozione da parte di tutti gli operatori economici di pratiche di produzione e gestione sostenibili lungo l'intera catena di fornitura.

Le batterie di accumulo fotovoltaico

Le batterie fotovoltaiche, o batterie solari, svolgono un ruolo fondamentale nella promozione dell'energia rinnovabile e nella creazione di un sistema energetico sostenibile.

Le batterie fotovoltaiche consentono, infatti, di immagazzinare l'energia solare generata dai pannelli solari durante il giorno, per rilasciarla durante le ore notturne o in caso di condizioni meteorologiche avverse. Una capacità di accumulo e rilascio dell'energia solare contribuisce a ridurre la dipendenza dalle fonti di energia tradizionali di origine fossile.

Oltre a fornire energia pulita e sostenibile, le batterie fotovoltaiche svolgono un ruolo chiave nella stabilità delle reti elettriche. L'energia solare è caratterizzata da fluttuazioni naturali dovute alla variabilità delle condizioni meteorologiche. Le batterie solari permettono invece di bilanciare le fluttuazioni, favorendo un approvvigionamento energetico affidabile e costante.

Le batterie fotovoltaiche rappresentano, dunque, un elemento cruciale per l'efficienza e l'adozione su larga scala dell'energia solare. La capacità di accumulare e rilasciare energia pulita contribuisce a promuovere un sistema energetico sempre più sostenibile. Un investimento nello sviluppo e nell'ottimizzazione delle batterie fotovoltaiche fondamentale per accelerare la transizione energetica globale.

sonnenBatterie: il sistema di accumulo affidabile e sicuro

Con l’obiettivo di garantire sempre elevate performance e massima sicurezza, sonnen utilizza da sempre per i propri sistemi di accumulo intelligenti, batterie con tecnologie LiFePO4 (Litio-Ferro-fosfato). Una scelta frutto di un’intensa attività di ricerca e sviluppo, che continua ancora oggi, per migliorare costantemente le prestazioni dei sistemi di accumulo intelligente sonnenBatterie.

Sicurezza

Le batterie al litio-ferro-fosfato (LiFePO4) dei sistemi di accumulo sonnenBatterie garantiscono la massima sicurezza. Anche nell’improbabile caso di corto circuito non accusano innalzamenti critici della temperatura, a differenza di altri materiali che possono causare esplosioni e fuochi capaci di diffondersi tra tutte le celle della batteria.

Affidabilità

Le batterie al litio-ferro-fosfato (LiFePO4) hanno una lunga durata e prestazioni affidabili. Recenti test di laboratorio hanno dimostrato come le celle delle batterie dei sistemi di accumulo sonnenBatterie possano essere caricate e scaricate completamente più di 28.000 volte e conservare il 65% della capacità.

Sigillo Cobalt Free

Le batterie al litio-ferro-fosfato (LiFePO4) sono una scelta ecocompatibile e responsabile. La combinazione di questi materiali è paragonabile nella sua composizione chimica a un minerale naturale ed è priva di metalli pesanti tossici.

Per questo, tutte le batterie di accumulo sonnen si fregiano da anni del sigillo "Batterie senza cobalto" (Cobalt free) creato appositamente per incoraggiare anche altri produttori a utilizzare soluzioni alternative che non prevedano l'impiego di questo metallo pesante. Un segnale del costante impegno a favore di una sostenibilità ambientale e sociale.

In un contesto globale sempre più coinvolto nella lotta al cambiamento climatico e la promozione di politiche di sostenibilità, sonnen dispone oggi di un polo tecnologico all’avanguardia e di un team internazionale di professionisti per lo sviluppo di soluzioni sempre più sostenibili sin dalle prime fasi di progettazione e un approvvigionamento etico e sicuro, con l’obiettivo di rispondere sempre al meglio alle nuove richieste di mercato e offrire prodotti d’eccellenza in linea con i più elevati standard qualitativi.

Unisciti alla costruzione del futuro dell’energia con sonnen.